giovedì 9 ottobre 2025

Che vuol dire essere amico?

L’amicizia è da sempre celebrata come uno dei valori più alti: chi non ricorda il biblico «chi trova un amico trova un tesoro» o i versi di Orazio, 'animae dimidium meae', l'amico è «metà della mia anima»? È la cultura dei social media di oggi ad aver svuotato il termine del suo significato più profondo, ad aver equiparato 'amicizia' e 'like' ('mi piace', ndr) e ad aver diffuso l'idea che basta un “clic" per dichiararsi amici o per troncare ogni rapporto.
Esagerazioni da boomer, mi dirà qualcuno. Sarà, ma io so che cosa significava essere amico prima dei social. So che cosa significava avere la certezza che qualsiasi cosa sarebbe accaduta nella mia vita, di giorno o di notte, loro ci sarebbero stati senza se e senza ma, mi avrebbero raggiunto come io avrei raggiunto loro. E non importava sentirsi, vedersi o parlarsi ogni giorno. Era una legge non scritta che avremmo rispettato.
Mi auguro che sia così pure per il giovane che a differenza mia usa una sola parola ('amico') per chiamare sia le pagine profilo di persone che conosce di persona come pure quelle di mai incontrati prima.
E mi auguro pure che chi distingue tra amici e compagni, e riconosce che di amici ne ha 'pochi ma veri', possa vivere l'esperienza autentica dell'amicizia, che è interamente volta a nutrire l'anima: questa è, infatti, la radice della sua parola, 'am-', che nel latino popolare indicava 'amma', la nutrice (da cui poi si arriva a 'mamma'). Il che sottolinea proprio il fatto che in amicizia è sottesa la gratuità. Per questo Cristo descrive il legame con i suoi discepoli con queste parole: «Vi ho chiamato amici».
E allora per l'amicizia vale quello che vale in amore, come già Platone ci aveva spiegato: l'unico modo per amare è essere amabili, dunque l'unico modo per avere un amico è essere un amico. Che vuol dire, per riassumere, non avere secondi fini.
Alberto Moravia, in un delizioso racconto de 'Racconti romani' (Milano, Bompiani, 1974) intitolato «Che vuol dire essere amico?», ci mostra che sostenersi nei momenti difficili è sì parte integrante dell’amicizia, ma che prestiti e denaro possono intaccare pure i rapporti più solidi. In un altro racconto ci va giù pesante: l'amico vero si vede nel momento del tuo successo.
Realtà dura, ma istruttiva proprio per noi che viviamo il tempo delle merci: solo il vero amico ci può salvare da questo mondo per il quale 'si è' quello che 'si ha'.